Prima la comunità aderisce a “La via maestra: insieme per la Costituzione”. Il 7 ottobre saremo a Roma per la manifestazione contro l’autonomia differenziata
Il prossimo 7 ottobre, a Roma, si svolgerà la Manifestazione nazionale “La via maestra: insieme per la Costituzione“, così come era previsto nell’appello che abbiamo sottoscritto con molte altre realtà della società civile e lanciato insieme a CGIL.
Il 24 giugno ci eravamo ritrovati a Roma per la salvaguardia del Servizio sanitario nazionale e per sostenere i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. La manifestazione del 7 ottobre è incentrata in modo particolare sul no all’autonomia differenziata, senza tuttavia dimenticare tutti gli altri aspetti che in questo momento vanno ribaditi quali il diritto al reddito e al salario minimo, il diritto a un lavoro dignitoso, il diritto all’accoglienza e l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali.
Vi abbiamo aderito in modo convinto, come associazione Prima la comunità e vogliamo invitare tutti a esserci e a diffondere la notizia. Sono almeno un centinaio gli enti aderenti e l’impegno di tutti è di maturare la consapevolezza che i diritti vadano continuamente rivendicati e difesi, guardando sempre ai principi costituzionali.
Stiamo vivendo una situazione nella quale le persone si impoveriscono sempre più: il sistema di welfare non è sostenuto. Dalla scuola alla sanità, dal sociale al lavoro dignitoso, dall’inclusione all’accoglienza: un’ipotesi di regionalismo differenziato penalizzerebbe le Regioni più povere e le persone in difficoltà. Gli ultimi degli ultimi, come si può vedere per i migranti, per la salute mentale, per le persone ai margini della società hanno sempre meno spazio e dignità, affidati all’assistenza e alla buona volontà di gruppi e associazioni.
Così anche la scommessa della Casa della comunità che sta alla base di una idea di società solidale e inclusiva viene abbandonata e si procede speditamente verso le logiche di mercato e di privatizzazione dei servizi a partire da quelli sanitari.
Per tutte queste ragioni saremo a Roma come associazione: ci saremo per dire no a un progetto eversivo di autonomia differenziata, che qualora passasse spezzerebbe l’Italia in tante piccole isole identitarie, distruggendo l’unità del Paese, sviluppando un regionalismo competitivo e asimmetrico, di fatto riducendo il ruolo dello stesso Parlamento.
Le disuguaglianze già evidenti sarebbero istituzionalizzate cancellando nei fatti la solidarietà nazionale come prevede la nostra Costituzione, che non va cambiata, ma attuata, ben sapendo che i principi non si discutono, ma serve rivitalizzarli e storicizzarli. L’autonomia differenziata mina alla radice i principi costituzionali della nostra Repubblica.
Contiamo che ci siate.