Convegno internazionale a Parma e Reggio Emilia: VIDEO INTEGRALE
Una trentina di relatori, che si sono confrontati per due giornate di convegno in due città diverse, con ministri e ospiti internazionali.
“Comunità e Salute. Riscoprire le radici del welfare” è l’appuntamento organizzato da Prima la comunità, che si è tenuto gli scorsi 18 e 19 novembre, tra Reggio Emilia e Parma.
Partner e promotori dell’iniziativa sono stati anche i Comuni e le Aziende di unità sanitaria locale delle due città, l’Università di Parma e l’Azienda di servizi alla persona del distretto di Parma. Il convegno è rientrato nel programma della manifestazione “Parma Capitale italiana della Cultura 2020/2021”.
L’idea di base su cui esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, della comunità scientifica, del Terzo settore e intellettuali si sono confrontati è che la salute, intesa come benessere fisico, psichico, sociale e relazionale costituisca un fondamento della cultura di una società.
Presentazione dei contenuti
Già prima della emergenza pandemica alcune realtà istituzionali, del volontariato e del privato sociale si erano poste il problema della crisi del sistema di sicurezza sociale (Welfare) ed era nata la volontà di costruire insieme un momento di riflessione per cogliere processi in atto e pensare al futuro: esigenza questa che è ancora più stringente in questa fase pandemica.
I firmatari del presente invito hanno condiviso un percorso che fosse contestualmente di analisi, ridefinizione di una idea di sicurezza sociale (Welfare) e traccia di possibili strade di innovazione.
L’esperienza pandemica ha fatto emergere come non sia possibile immaginare un futuro senza reti sociali e comunitarie che sostengano una diversa convivenza basata su reciprocità e solidarietà.
Valori fondamentali come uguaglianza, reciprocità, inclusione sociale, solidarietà, equità e dignità di ogni persona sembrano aver perso concretezza e significato: ne sono evidenza l’aumento delle povertà e delle disuguaglianze, la politica degli scarti per le diverse fragilità, la categorizzazione delle persone. Il sistema di sicurezza sociale rischia di perdere il suo significato profondo di garanzia per ogni persona oltre che di democrazia.
La proposta di convegno si basa sulla convinzione che la salute sia un bene comune trasversale alla vita sociale e che questa poggi sulla reciprocità, sulla dimensione comunitaria.
Vi è cioè un inscindibile rapporto tra salute/benessere e comunità e le possibilità di sviluppo globale di una comunità. Investire in un sistema di sicurezza globale di una comunità è pensare al futuro, non è un costo e neppure un lusso, ma una scelta necessaria e imprescindibile.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mettendo a disposizione importanti risorse, apre spazi ad una riflessione che non è solo sui servizi sanitari ma, ci sembra, aperto alle tematiche complesse della salute, sollecitando una visione unitaria sia della società che delle Istituzioni: non deve essere sprecata una occasione irripetibile per innovare realmente il nostro sistema di Welfare.
È su queste basi che il convegno propone quattro ambiti di riflessione: quello dei paradigmi che debbono cambiare, quello della democrazia necessaria e possibile, anche fornendo esperienze di innovazione, quello dei territori da salvaguardare come la formazione e i sistemi delle autonomie su cui i diversi livelli istituzionali vengono chiamati a prendere posizione.